Ovvero domande poste più frequentemente

E´ un fenomeno fisico della natura dei materiali a contatto (ruota e rotaia) e della superficie delle rotaie (asciutte, bagnate o viscide) che consente a un asse motore sul quale incombe il peso , di produrre la traslazione.

Sono parti di rotaia opportunamente sagomate e assottigliate che, in coppia, possono assumere due posizioni diverse a seconda dell´itinerario che deve percorrere il mezzo di trazione o il treno.

E´ l´accoppiamento rigido di due ruote ferroviarie, come elemento indossolubile ´ruota-rotaia´ e ´asse-binario´.

E´ un oggetto che permette, sempre in base al principio dell´aderenza, di far partecipare all´azione di propulsione uno o piu´ assi oltre all´asse motore, cui e´ collegato mediante una biella di accoppiamento o un gruppo di ruote dentate (ingranaggio)."

E´ l´asse che riceve direttamente dal motore, a mezzi di biella o di ingranaggio, l´azione di propulsione.

E´ quello che non esercita sforzo di trazione, per cui serve unicamente di supporto del telaio di una locomotiva o di un veicolo.

E´ un binario in cui convergono i binari interessati alle manovre (sosta, scalo, precedenza) senza impegnare i binari di corsa.

E´ uno strato di ghiaia o pietrisco nel quale sono inglobate le traversine del binario. Funge anche da drenaggio (scarico) delle acque piovane.

E´ un´asta metallica opportunamente sagomata che serve da collegamento fra lo stelo di uno stantuffo di una locomotiva a vapore e il suo asse motore (biella motrice). Se la biella, invece, collega con l´asse motore due o pi— assi si dice biella di accoppiamento.

E´ la denominazione data ad un binario quando puo´ essere percorso dai treni in entrambi i sensi (come sulle linee a semplice binario) quando gli impianti di sicurezza e di segnalamento siano previsti per tale necessita´.

E´ un binario di corretto tracciato dove normalmente il convoglio effettua la sua corsa.

Su una linea a doppio binario, e´ quello destinato normalmente alla circolazione dei treni in senso contrario rispetto ad una data direzione.

E´ quello di sinistra rispetto alla direzione di marcia dei treni sulle linee a doppio binario (per es. In Italia, Svizzera, ): e´ quello di destra in altri paesi (per es. In Germania, Austria, etc).

E´ un binario avente la funzione di evitare l´immissione involontaria dei veicoli ferroviari sui binari di corsa.

E´ un elemento caratteristico del sistema ferroviario. Risalto del cerchione sulla ruota di opportuna sagomatura e dimensioni (in base a precisi accordi internazionali), in modo che le carrozze, i carri e anche i mezzi di trazione possano passare dalla rete ferroviaria di un paese ad un altro.

E´ una cabina generalmente elevata, in posizione panoramica, che contiene le apparecchiature mediante le quali possono essere comandati gli aghi dei deviatoi e/o le ali o luce dei segnali di una stazione, di una parte di essa o di un bivio in piena linea. Puo´ essere anche sede di un posto di blocco.

E´ un carro di coda dei treni merci americani con cupola panoramica sopraelevata per permettere al capotreno di osservare il treno e la linea. E´ anche luogo di riposo e di ristoro per il personale durante i lunghi viaggi."

E´ un qualunque elemento mobile, privo di mezzi di propulsione, destinato al trasporto di merci.

E´ un qualunque elemento mobile, privo di mezzi di propulsione, destinato al trasporto di persone.

E´ una parte del veicolo ferroviario sovrastante il telaio e destinata a contenere i viaggiatori e le merci.

E´ una manovra (di avviamento o di frenatura) da parte di un solo macchinista su due o piu´ mezzi di trazione riuniti o anche scaglionati lungo il convoglio, mediante sistemi di telecomando.

E´ un punto in cui, in un deviatoio o in un intersezione, due rotaie si incrociano.

E´ un tratto di sede ferroviaria non rettilineo che aggiunge una ulteriore resistenza al moto del treno e che richiede la sopraelevazione della rotaia esterna, un allargamento dello scartamento e una riduzione della velocita´.

E´ un elemento di appoggio della rotaia alla sottostante traversina o supporto cementizio.

E´ un´apparecchiatura che consente ai mezzi su rotaia di passare da un binario a un altro. Puo´ essere semplice, quando da un binario se ne dirama un altro (indifferentemente verso destra o verso sinistra); doppio quando da un binario se ne diramano altri due. Si chiama deviatoio inglese un dispositivo di intersezione combinato con 2 (inglese semplice) o con 4 deviatoi (inglese doppio).

E´ un disegno grafico costruttivo che contiene tutte le misure (quote) necessarie per la realizzazione dell´elemento o del pezzo rappresentato.

E´ un edificio che contiene i locali e i servizi per i viaggiatori, nonche´ gli uffici di dirigenza e, talvolta, locali di abitazione del personale.

E´ un punto della linea ferroviaria dotato solo di binari di corsa, per cui non e´ possibile effettuare operazioni di movimento; viene espletato soltanto il servizio viaggiatori."

E´ un vocabolo improprio per definire colui che trova interesse e divertimento nel costruire far funzionare, come al vero, riproduzioni in scala ridotta di elementi mobili ferroviari e di impianti fissi per il loro esercizio, nonche´ il contorno (ambientazione e stile del paesaggio) nel modo piu´ realistico possibile.

E´ un numero convenzionale che rappresenta, ai fini della prestazione di un mezzo di trazione, l´entita´ delle resistenze al moto opposte da ciascun tratto di linea (per pendenze e curve) alla trazione dei convogli.

E´ un gruppo di locomotive che comprende unita´ identiche, contraddistinte da un numero, da una sigla o anche da un nome.

E´ un impianto elettromeccanico centralizzato per il comando di deviatoi e segnali; tradotto letteralmente Apparato Centralizzato Elettromeccanico ad Itinerari.

E´ un operazione di movimento su una linea a semplice binario, grazie alla quale due treni, trovandosi contemporaneamente su un raddoppio, possono proseguire la loro corsa nella direzione opposta a quella di arrivo; il tutto nella massima sicurezza.

E´, in una linea a doppio binario, la distanza tra gli assi dei due binari (al vero corrisponde 3.555 mm).

E´ una serie di dispositivi elettromeccanici di sicurezza contenuti nei banchi di manovra per piu´ deviatoi o segnali nelle cabine di apparati centrali atti a rendere impossibili movimenti errati di leve o di pulsanti per cui possa essere pregiudicata la sicurezza della circolazione dei treni.

E´ la distanza tra i perni di rotazione dei carrelli di un veicolo a quattro assi.

E´ un apparecchio del binario in cui un binario ne attraversa un altro.

E´, in una linea a doppio binario, la distanza tra le rotaie interne dei due binari (al vero corrisponde 2.120 mm).

E´ un semplice dispositivo (negli impianti in scala ridotta) per invertire la direzione di marcia dei treni nei sistemi in corrente continua ´a due rotaie´.

E´ un cavo in rame posto a conveniente altezza lungo il binario, che serve a captare la corrente da parte dei mezzi di trazione elettrica, mediante il pantografo. Il sistema di sospensione del cavo in rame si dice ´a catenaria´ quando Š sormontato da un altro cavo portante con la funzione di mantenere perfettamente orizzontale il cavo sottostante (di strisciamento) a mezzo di attacchi verticali detti ´pendini´.

E´ un termine generico per definire un mezzo di trazione (a vapore, elettrico o diesel).

E´ un movimento di veicoli ferroviari all´interno di un piazzale di una stazione.

E´ un elemento flessibile di collegamento tra due carrozze adiacenti per consentire il passaggio al coperto di ferrovieri e passeggeri dall´una all´altra.

E´ il complesso degli elementi mobili atti a circolare su una linea o su una rete ferroviaria, in quanto dotati di ruote munite di flangia o bordino.

E´ qualunque elemento mobile dotato di uno o piu´ motori atti ad imprimere il movimento ad esso e a elementi da lui rimorchiati, su una linea ferroviaria.

E´ un costruttore di modelli, in grandezza naturale, generalmente in legno, per preparare stampi per fonderia. Il termine e´ impropriamente usato anche per definire colui che esegue riproduzioni in scala ridotta rispetto alle dimensioni dell´originale.

E´ una realizzazione, in scala reale, di qualunque pezzo in legno destinato ad ottenere stampi per fonderia. Anche, realizzazione (in scala ridotta) di qualunque oggetto che debba poi essere eseguito in scala reale.

E´ quell´operazione che avviene nelle stazioni per incrocio e/o precedenza fra due treni.

E´ un elemento al vero (edificio, ponte, macchina, oggetto), dal quale si deducono le misure ridotte in scala per eseguire una riproduzione.

E´ un dispositivo formato da aste articolate e da uno strisciante, posto sul tetto dei mezzi di trazione elettrici. Il sollevamento e il mantenimento a contatto con la linea elettrica di alimentazione, avvengono per l´azione di aria compressa.

E´ detto anche ´fermacarri´, e´ un dispositivo in carpenteria di ferro o in cemento comprendente un traversone con due respingenti; viene collocato al termine dei binari tronchi.

E´ la distanza fra i due assi di un veicolo o, in un veicolo a quattro assi, fra i due assi di un carrello.

E´ un tratto di sede ferroviaria, non in piano, che aggiunge resistenze al moto del treno se percorso in salita e che richiede accorgimenti di frenatura per moderare la velocita´ se percorso in discesa.

E´ un´area che contiene i fabbricati, i binari e le attrezzature destinati al servizio delle merci.

E´ un´area che contiene i binari, i marciapiedi, le pensiline, le tettoie, ecc. per il servizio dei viaggiatori in arrivo e in partenza.

E´ una cabina lungo la linea o in una stazione, presenziata da un agente che, mediante la manovra di dispositivi di sicurezza, non consente l´accesso ad una sezione di blocco a piu´ di un treno alla volta. Se la cabina non e´ presenziata, il posto di blocco e´ detto automatico.

E´ un operazione di movimento, sia su linee a semplice binario che a doppio, per consentire ad un treno (veloce di solito) di passare ´avanti´ ad un altro (lento di solito).

E´ il peso in tonnellate (veicoli + carico) che ogni tipo di mezzo di trazione puo´ rimorchiare secondo la velocita… di piena corsa che si vuole mantenere in relazione alle resistenze al movimento offerte da ogni tratto di linea (pendenze e curve fondamentalmente).

E´ il primo esemplare sperimentale di una serie di oggetti o di manufatti; per es. La prima locomotiva di un determinato gruppo.

E´ un´apparecchiatura, sia sulle ferrovie reali che su quelle in miniatura, per ottenere corrente continua per la trazione dei treni.

E´ il valore minimo, in metri al vero ed in centimetri nei modelli in miniatura, che determina quale e´ la curva piu´ stretta che un veicolo puo´ effettuare in tutta sicurezza.

E´ un dispositivo per regolare la velocita´ dei treni a trazione elettrica e diesel-elettrica nelle ferrovie reali ed in quelle in miniatura.

E´ quella forza che si oppone al moto di un oggetto. Ne esistono fondamentalmente tre; le altre sono trascurabili. Nel primo caso rientrano le resistenze dei mezzi di trazione, proprie del meccanismo motore e degli organi di trasmissione; nel secondo rientrano le resistenze dei veicoli, proprie degli organi di rotolamento (assi e boccole dei carrelli principalmente). Nel terzo sono comprese le resistenze della linea, che sono prodotte dalla circolazione del treno in piano e alle quali si aggiungono le resistenze per le pendenze (solo nel caso di salite) e per le curve.

E´ un oggetto in scala ridotta, dedotto dall´originale, il piu´ conforme possibile al reale in ogni suo aspetto o particolare.

E´ uno schema convenzionale per esprimere la disposizione degli assi (o delle ruote).

E´ l´elemento base di un sistema ferroviario; barra di acciaio di varia lunghezza e sagomatura fissata attraverso cuscinetti su traversine in legno o cemento armato.

E´ il rapporto di riproduzione fra l´originale e la riproduzione in formato ridotto; la scala e´ detta esatta quando rispetta valori precisi derivati dal calcolo secondo la proporzione, e approssimata quando, per difficolta´ tecniche, non e´ possibile attenersi a minime misure che occorre, moderatamente, maggiorare
Le scale disponibili, in fermodellismo sono le seguenti:
scala - rapporto

1 (uno) - 1:32
0 (zero) - 1:45
S (esse) - 1:64
00 (zero-zero) - 1:76
H0 (half zero / meta´ di zero) - 1:87 (la piu´ diffusa in assoluto)
H0m (half zero metrica) - 1:87
TT (ti-ti) - 1:120
N (enne) - 1:160 (la piu´ diffusa dopo l´H0 soprattutto in Europa)
Z (zeta) - 1:220

E´ un complesso di due deviatoi che racchiudono due tratti di binario lungo una linea a semplice binario; consente l´incrocio o la precedenza fra due treni.

E´ la distanza tra le facce interne di due rotaie (al vero corrisponde 1.435 mm). Nei rapporti ridotti per il fermodellismo, lo scartamento determina la scala da applicare per le riproduzioni in misura ridotta.

E´ un segnale che precede di un certo tratto (dipendente dalle condizioni di esercizio di una linea) il segnale di I categoria, allo scopo di informare il macchinista della posizione di quest´ultimo; la distanza fra i due segnali corrisponde allo spazio necessario alla frenatura per il treno piu´ veloce che percorra la linea (nel caso che il segnale di avviso indiche al macchinista che il successivo segnale di I categoria e´ disposto a ´via impedita´ e, quindi, impone l´arresto del treno).

E´ un segnale che mediante la posizione di un ala, o l´esposizione di una luce colorata, impone o no l´arresto del treno.

E´ un tratto di linea che non deve contenere piu´ di un treno per volta.

E´ l´azione del motore attraverso le ruote, dovuta al fenomeno fisico dell´aderenza del cerchione alla rotaia, che provoca la propulsione.

E´ un sistema di sicurezza adottato per distanziare i treni; si suddivide la linea ferroviaria in sezioni contrassegnate da un segnale di ingresso (o d´entrata); un generico treno che esce dalla sezione x ed entra nella sezione x+1 lascer… la sezione x con il segnale posto a ´via impedita´ in modo da ´proteggersi le spalle´. Quando il treno uscir… dalla sezione x+1 ed entrera´ nella sezione x+2 lascer… la sezione x+1 con il segnale posto a ´via impedita´ ma il segnale della sezione x verr… posto a ´via libera´ cosi´ da permettere il passaggio di un altro treno in tutta sicurezza (almeno una sezione libera tra un treno e l´altro).

E´ un punto singolare della linea ferroviaria dotato di particolari attrezzature (deviatoi, binari di ricovero, ecc.), in cui possono avvenire operazioni di movimento nonche´ composizione e scomposizione di treni.

E´ una tabella numerica che esprime il peso trainabile (in tonnellate) da ciascun tipo di mezzo di trazione alle velocit… e per le diverse condizioni di resistenza al moto dei vari tratti di linea (pianeggianti, di andamento favorevole, tortuosi, acclivi) che in relazione alle caratteristiche di ognuno sono classificati in gradi di prestazione.

E´ un supporto di qualunque elemento ferroviario mobile, quale mezzo di collegamento fra la cassa e gli assi.

E´ un mezzo di trazione, con o senza veicoli, che, partendo da una stazione, raggiunge la successiva percorrendo una tratta di linea; e cosi´ di seguito di stazione in stazione fino al raggiungimento della stazione di termine corsa.

E´ un qualunque elemento mobile, privo di mezzi di propulsione e che quindi deve essere rimorchiato ad un mezzo di trazione, destinato al trasporto di persone o di merci.

Internet è una rete a commutazione di pacchetto, regolata dai protocolli TCP/IP, composta, a sua volta, da un´insieme di reti di vario tipo, che comunicano fra loro per mezzo di ´router´ utilizzando gli indirizzi IP. Per facilitare agli utenti l´individuazione della macchina alla quale vogliono connettersi è stato creato un sistema di nomi chiamato Domain Name System: l´utente utilizza il nome, ma la macchina, per effettuare la connessione, traduce il nome nel corrispondente indirizzo IP.

La principale autorità a cui Internet fa capo è la Internet Society, e´ un´organizzazione di volontari il cui scopo è promuovere lo scambio di informazioni attraverso la tecnologia Internet. Questa organizzazione elegge un Consiglio di Anziani che ha la responsabilità della gestione tecnica di Internet. Il Consiglio degli Anziani è un gruppo di volontari chiamato Internet Architecture  Board (IAB). Lo IAB si riunisce regolarmente per approvare gli standard e assegnare le risorse, come ad esempio gli indirizzi. In realtà lo IAB non assegna gli indirizzi, ma definisce le regole per la loro assegnazione. Gli utenti Internet esprimono le loro opinioni ai meeting dell´Engineering Task Force (IETF). IETF è un´altra organizzazione di volontari i cui membri si riuniscono regolarmente per discutere problemi operativi e tecnici di Internet. Nel 1994 è stato fondato da MIT e INRIA, in collaborazione con il CERN e con l´appoggio del progetto DARPA e della Commissione UE il W3C (World Wide Web Consortium).

E´ un´organizzazione internazionale ´non-profit´, a carattere neutrale, di Società industriali e di servizi, di laboratori di ricerca e di istituzioni ed organizzazioni scolastiche, parzialmente finanziata dai membri commerciali, avente lo scopo di guidare l´evoluzione del WEB. Il Consorzio è composto, alla data attuale, da circa 270 membri. Fortemente rappresentati sono i fornitori di soluzioni applicative, tra i quali Microsoft, Real Networks e Netscape sono protagonisti di rilievo. I rappresentanti principali dei membri partecipano all´Advisory Committee, che si riunisce in media 2 volte ogni anno, con compiti di: revisione delle specifiche tecniche, pianificazione annuale, valutazione del progresso delle attività, indicazione delle direzioni strategiche.

Sono i seguenti:
- World Wide Web
- FTP
- Telnet
- Gopher
- E-Mail
- Newsgropus
- IRC.

E´ ormai giudicato il principale servizio di Internet e, ovviamente, di una Intranet. Esso consente sia la navigazione tra documenti ipermediali, sia l´effettuazione di vere e proprie transazioni, assumendo il ruolo di nuovo ambiente operativo. Il protocollo utilizzato per il trasferimento dei documenti strutturati in forma ipertestuale si chiama HTTP (HyperText Trasfer Protocol). Il linguaggio di definizione dei contenuti dei documenti si chiama HTML (HyperText Markup Language).

E´ stato il primo protocollo per trasferire files tra diversi sistemi. Ancor oggi rappresenta un valido sistema per trasferire immagini, testo e programmi eseguibili localizzati in computer remoti e salvarli sul proprio hard-disk o, viceversa, per trasmettere un proprio file ad un computer remoto. Il software che gestisce il protocollo FTP può avere una interfaccia di tipo testo e, in tal caso, l´utente deve conoscere la sintassi dei comandi tipici di tale protocollo. Esistono tuttavia anche programmi ad interfaccia grafica che ne agevolano l´utilizzo. Il protocollo FTP può essere utilizzato in modo anonimo o con chiave di accesso: quando l´FTP anonimo è abilitato, è creata una speciale login chiamata ´anonymous´; digitando ´anonymous´ come propria login, FTP accetterà qualsiasi stringa come password. In genere, è considerata buona abitudine usare il proprio indirizzo di posta elettronica come password, così i manager del sistema sapranno chi è l´utente e potranno facilmente contattarlo, se necessario. Nel caso in cui la connessione sia consentita solo con chiave di accesso, per attivare la connessione si devono inserire i dati personalizzati di Userid e di password. L´FTP può essere attivato anche dai browser WEB (Netscape o Explorer) scrivendo nella linea dei comandi: FTP://indirizzo del server FTP. Appare l´elenco dei file e / o delle directory presenti sul server FTP. Per trasferire un file sul proprio hard-disk occorre cliccare sul nome di un file e fornire nome e directory del proprio hard-disk su cui si desidera che il file venga trasferito.

E´ un protocollo che consente di accedere ad un computer remoto collegato alla rete Internet come se la propria tastiera fosse direttamente collegata a quel computer e di usufruire di qualsiasi servizio che la macchina remota fornisce ai suoi terminali locali.

E´ un protocollo che consente di accedere alle risorse della rete usando semplici menù, senza doversi preoccupare dei domini e degli indirizzi IP. Un tempo, rappresentava un protocollo molto utilizzato per la ricerca dei file, ora, grazie al WWW e ai potenti motori di ricerca, l´importanza di Gopher è diminuita.

L´E-Mail (o posta elettronica) consente lo scambio di messaggi in formato testo, fra utenti all´interno della rete, con la possibilita´ di allegare file strutturati (binari) contenenti file di documenti, immagini, suoni, filmati, programmi, etc..

I Newsgroups sono bacheche elettroniche alle quali chiunque può accedere per leggere e inviare messaggi relativi ad un particolare argomento scelto dall´ideatore del Newsgroup.

E´ un servizio che permette di scambiare messaggi di testo in maniera interattiva. Qualsiasi utente può creare nuovi canali (a invito, moderati, segreti, con un numero massimo di utenti, con chiave di accesso) per la trattazione in sedi separate di argomenti diversi. Un´azienda può utilizzare questo servizio per fornire supporto tecnico ai suoi utenti: essi pongono domande ad un tecnico a disposizione e le risposte date possono essere contemporaneamente lette da tutti gli utenti collegati.

In rete si può comunicare:
in diretta (CHAT), con il messaggio che appare a terminale man mano che viene scritto dall´altra parte, 
in differita, attraverso la posta elettronica e i Newsgroups. Altri modi di comunicare in rete sono la videoconferenza, la trasmissione della voce, ecc.

E´ una rete privata che utilizza i protocolli di Internet per l´accesso a vari servizi, tra cui i più noti e più utilizzati sono il World Wide Web, la posta elettronica, i Newsgroups, FTP e Telnet.

Con il sostantivo retroazione (o feedback in inglese) si intende, nel campo fermodellistico, il ritornare all´operatore una qualsiasi informazione relativa ad un accessorio del nostro plastico. Nel maggior parte dei casi questa informazione non è altro che la posizione di un convoglio sul tracciato. Oppure l´effettiva posizione degli aghi di uno scambio. A cosa serve quest´informazione? Bhe da sola non ha alcuna utilità e per poter essere "utile" viene data in pasto ad una centrale digitale (o ad un pc) che tramite apposita elaborazione usa quest´informazioni ad esempio per gestire dei treni in automatico sul plastico. Oppure utilizzando sempre il pc può ritornare all´operatore l´indicazione di una tratta occupata. Importante l´informazione ritornata è sempre di tipo binario ovvero vero o falso. Ad esempio se l´informazione riguarda un contatto ci dirà se esso è aperto o chiuso; se parliamo di una tratta ci dirà se essa è libera o occupata. Il dispositivo elettronico che si occupa di svolgere questa funzione si chiama "modulo di retroazione".

E´ un unità che riceve come input un segnale dalla Centrale digitale e fornisce come output una sorgente di alimentazione in cui viene codificato il segnale del pacchetto digitale

Per Address Data Byte si intende il primo byte dati del pacchetto contenente in genere otto bit relativi alle informazioni di indirizzo

E´ un insieme di uno o più cavi che svolgono uno stesso lavoro

E´ un Bus che collega la Centrale digitale al Booster.

E´ una tabella di parametri che specificano la tensione del motore in risposta a un comando di velocità e direzione.

Per Data Byte si intende ciascun byte dati contiene otto bit di informazioni usati per indirizzo, istruzioni, dati o rilevamento errori.

E´ un Decoder Digitale di ultima generazione che utilizza il nuovo protocollo bidirezionale RailCom (creato da Lenz e accettato dall NMRA) che permette lo scambio di informazioni tra decoder digitale e un apposito modulo DCC (gestore tratte) che a sua volta dialoga con la Centrale digitale.

E´ un unità che riceve indirizzo e comandi in formato digitale da una Centrale digitale e pilota direttamente motori, solenoidi, relè, lampade o altri dispositivi.

E´ un Decoder che fornisce alimentazione e consente il controllo operativo di uno o più accessori. In genere si parla di dispositivi quali scambi, semafori, relè, gru, dispositivi animati, ecc.

E´ un sistema che permette di gestire la circolazione esclusiva di una loco su un circuito di binari; per poter far funzionare più loco contemporaneamente si deve ricorrere ai sezionamenti con i relativi comandi che complicano il funzionamento nel loro complesso.

E´ un indirizzo a cui rispondono tutti i decoder digitali in trazione multipla.

E´ un sistema per il controllo di più treni e accessori tramite pacchetti di comunicazione digitali inviati ai binari insieme alla corrente di trazione.

E´ in Bus che collega ai Booster al binario.

E´ un unità di comando fissa in un´ubicazione specifica.

E´ un unità di comando portatile collegata tramite cavo a una presa che può essere inserita in più punti attorno all´impianto. Le unità portatili consentono ai locomotori controllati da un´unità di mantenere direzione e velocità durante lo spostamento dell´unità da una posizione a un´altra, in quanto la trasmissione dei pacchetti avviene dalla Centrale di comando.

E´ un unità di comando portatile che non presenta connessioni con l´impianto. Le unità possono usare raggi infrarossi, frequenze radio o altri mezzi di comunicazione

E´ un parametro memorizzato in un decoder digitale e usato per il suo funzionamento.

Il funzionamento di un impianto digitale è assimilabile a quello di un comunissimo telefono. Quando vogliamo chiamare qualcuno (nel nostro caso una loco) digitiamo il corrispondente numero di telefono (indirizzo loco) e parliamo: ovvero impartiamo dei comandi quali … vai avanti, vai indietro, accendi le luci, fischia, etc. La loco risponderà eseguendo questi comandi.

E´ un qualsiasi oggetto (loco, carrozza, vagone, casa, albero, deposito locomotori, scenario, activity) realizzato esternamente al simulatore, da inserire all´interno del simulatore stesso; spesso un Add-On contiene altri Add-On al suo interno ed è detto Pack

E´ una tratta ferroviaria (reale o di fantasia) con annesso paesaggio e struttura paesaggistiche (case, stazioni, strade, fiumi, etc.); se la tratta è lunga 250 Km anche lo scenario sarà di questa lunghezza. Spesso i realizzatori di scenari si basano sulle mappe satellitari prese dalla rete

E´ una serie di attività prestiste per un determinato convoglio su un determinato Scenario da fare in un certo orario; in sintesi: l´IC596 composto da un E402 + carrozze GC revamping sullo scenario RM-FI deve partire dalla stazione di Roma T.ni alle 18:15, arrivare alla stazione di Arezzo alle 20:24 e terminare la corsa alla stazione di Firenze Santa Maria Novella alle 21:12 rispettando i segnali, i limiti di velocità imposti in quella tratta ed eventuali problematiche dovute a … lavori in corso …