•  

Il DCC: come funziona


    Sei in:  » Articoli » Il DCC » Come funziona

 
Pagina aggiornata al 23/04/2013   
Pagina visitata 2630 volte   

In questo articolo voglio parlarvi, più in dettaglio, del funzionamento pratico e tecnico del DCC

Ma come funziona, praticamente, un sistema DCC?

Col DCC decade il paradigma del:

  • Do alimentazione al binario e il treno cammina

  • Tolgo alimentazione al binario e il treno si ferma

Tecnicamente sui binari c'è sempre corrente: ma non la 12 Volt (DC o AC che sia) a cui eravamo abituati. Ora ci sono, nello stesso binario, correnti diverse che, per semplicità, chiameremo segnali: c'è quindi un segnale di potenza (una corrente a 15-18 Volt alternata che serve ad alimentari i motori delle loco e gli accessori) ed un segnale di controllo ad alta frequenza con cui dialogano Centrale DCC e Decoder DCC.

Esempio pratico di impianto DCC

Un esempio pratico con la figura 1 può chiarire ancora di più il funzionamento pratico:

  • La Centrale DCC "ordina": E.632 (decoder 4) accendi i fari

    Solo e soltanto la E.632 accende i fari nonostante le altre tre loco siano sui binari e ricevano lo stesso segnale; questo perchè il comando impartito dalla Centrale DCC era per il decoder con indirizzo 4: Le altre loco (decoder 1, 2 e 3) non hanno eseguito nulla perchè i loro decoder rispondono soltanto a comandi impartiti al loro indirizzo.

  • La Centrale DCC "ordina": E.656 (decoder 2) accendi i fari (terzo faro compreso) e le luci in cabina, E.402A (decoder 3) accendi i fari e E.632 (decoder 4) avanti a velocità 40%

    Questa volta la E.656 e la E.402A accendono i fari (la E.656 accende anche il terzo faro e le luci in cabina visto che ha queste funzionalità aggiuntive) mentre la E.632 inizia a muoversi progressivamente fino a raggiungere la velocità del 40% rispetto alla sua velocità massima impostata. La E.444R (decoder 1) resta immobile !!!

  • La Centrale DCC "ordina": E.444R (decoder 1) fischia e accendi i fari, E.656 (decoder 2) avanti a velocità 30%, E.402A (decoder 3) avanti a velocità 70% e E.632 (decoder 4) fermati

    Ora la E.444R, visto che ha un decoder DCC sonoro a bordo, emette il fischio tipico e accende i fari, la E.656 e la E.402A iniziano a muoversi progressivamente fino a raggiungere la velocità rispettivamente del 30% e del 70% rispetto alle loro velocità massime impostata; la E.632 inizia una progressiva decelerazione fino a fermarsi.

Notevole no ...

Ma da cosa è composto un sistema DCC?

Qui sotto è illustrato, a livello macro, lo schema di un impianto DCC.

Componenti di un sistema DCC e relativo funzionamento

Come si può vedere dalla figura 2, per avere un impianto DCC funzionante servono:

  • Un trasformatore

    E' l'apparecchiatura necessaria a trasformare il segnale elettrico della rete domestica in un segnale a bassissima tensione necessario al funzionamento di loco, segnali, scambi, accessori, etc.

  • Una centrale DCC

    E' il cuore del sistema; è quell'apparecchiatura capace di generare il segnale DCC per comandare loco, segnali, scambi, etc.

  • Un BOOSTER

    E' un apparecchiatura che miscela il segnale di potenza generato dal trasformatore e quello DCC generato dalla Centrale DCC

    Molte ditte costruttrici di centrali DDC, producono un'unica apparecchiatura che al suo interno ha sia la Centrale DCC che il BOOSTER

  • Un Decoder Loco per ogni locomotiva che vogliamo comandare

    E' l'apparecchiatura capace di tradurre i comandi impartiti dalla Centrale DCC in azioni (invio corrente al motore, accensione luci, etc.) e si installa all'interno delle loco. Un decoder DCC può comandare solo una loco quindi bisogna avere tanti decoder DCC quante sono le loco che vogliamo comandare sul nostro plastico.

Poi l'appetito vien mangiando ... col DCC possiamo comandare anche semafori, scambi , illuminazione convogli, passaggi a livello, porte delle rimesse, piattaforme girevoli, cancelli e, teoricamente, tutto quello che prevede azionamenti elettrici o elettromeccanici. In particolare:

  • Decoder accessori

    E' un decoder perticolare adatto al comando di scambi, semafori, relè o passaggi a livello e non si mette all'interno dei locomotori; la particolarità sta nel fatto che le uscite relative al collegamento dell'accessorio sono personalizzabili quindi, per gli scambi ad esempio, si può decidere quanto tempo deve durare l'impulso elettrico applicato all'elettromagnete per il singolo deviatoio e così via.

    Un decoder accessori può essere considerato come un pulsante / interruttore / deviatore / invertitore evoluto comandabile dalla Centrale DCC e quindi è applicabile a tutto quello che oggi si comanda con pulsanti / interruttori / deviatori / invertitori; non più ... col dito ... ma attraverso la centrale digitale.

  • Decoder funzioni

    E' un decoder perticolare adatto al comando di funzioni per loco e carrozze; serve fondamentalmente per l'illuminazione indipendente delle carrozze; la particolarità sta nel fatto che le uscite relative alle funzioni (4 indipendenti normalmente che sono accensione luci nella stragrande maggioranza dei casi) sono integrate con "effetti speciali": mi spiego meglio. Vi è mai capitato di vedere, di sera o di notte, convogli reali con luci al neon che sfarfallano (lampeggiano perchè ormai da sostituire) ? Ebbene il decoder funzioni può riprodurre questo effetto nei nosti modelli.

    Considerate che nelle loco non c'è bisogno del decoder funzioni perchè un decoder loco (al 99%) è anche un decoder funzioni. Una delle funzioni che si utilizza molto nel decoder loco è il comando dei ganci digitali: in questo modo possiamo comporre e scomporre convogli in qualunque punto del plastico e senza ricorrere ai "binari sganciavagoni"

Ma come operano questi conponenti tra di loro?

I componenti operano tra di loro in maniera semplice; per chi non ha conoscenze di elettricità ed elettronica, il DCC da veramente un  grossa mano: solo 2 fili. Sempre facendo riferimento alla figura 2, il segnale di potenza generato dal trasformatore ed il segnale di controllo DCC generato dalla Centrale DCC, vengono miscelati dal Booster che li invia ai nostri binari; i decoder DCC "leggono" i due tipi di segnali e, in base a quanto deciso dalla centrale DCC, effettuano le operazioni loro comandate.

Spero di essere stato chiaro ... sicuramente non esaustivo perchè l'argomento è enorme. Vi consiglio di farvi un giro in rete dove c'è abbondanza di contenuti sull'argomento specialmente in lingua inglese e tedesca: in particolare, però, vi segnalo il sito DCCWorld di Nuccio Ranieri (pioniere del DCC in Italia) ricco di contenuti ed in lingua italiana adatto sia a chi si avvicina per la prima volta al DCC sia a chi è un po più esperto.

Vi consiglio anche di leggere il prossimo articolo che illustra i pro ed i contro di un impianto digitale a confronto con uno analogico.

  Articoli correlati che ti potrebbero interessare
      Funionalità  (La suddivisione funzionale delle norme NEM)
      Mezzi parlanti  (Mezzi parlanti con i decoder Sound)

            
Pagina aggiornata al 23/04/2013   
Pagina visitata 2630 volte   

 

Voti:  1
Punteggio:  3,0


Vota la pagina